Il plotone 1121, situato in una roccaforte nella cittadina di Seize, è tenuto a sorvegliare il confine con una nazione nemica, ma dopo anni di guerre e massacri è arrivato il cessate il fuoco, dando il via alle trattative di pace. È questo il motivo per cui i cinque membri del plotone non sono protagonisti di una storia di azione ed avventura, ma di vicende di vita quotidiana perlopiù tranquille e rilassanti, pur non mancando momenti toccanti e alle volte molto delicati.
La serie prende avvio con l’arrivo della giovane recluta Kanata alla fortezza di Seize, base del plotone 1121. Kanata farà conoscenza degli altri membri della squadra e dei cittadini, ma soprattutto realizzerà il suo sogno: suonare la tromba.
Motivi per cui dovreste vederlo?
A dispetto delle apparenze, le protagoniste non sono semplicemente ragazzine tenere e spensierate: sono a tutti gli effetti membri dell’esercito e, chi più chi meno, hanno visto e vissuto da vicino gli orrori della guerra. È al dir poco spiazzante spostarsi da dolci e tranquilli episodi di scene di vita quotidiana a tristi episodi dedicati al background di alcuni personaggi. Eppure, nonostante questi episodi drammatici riescano ad essere molto toccanti, trovo che gli episodi più riusciti e incantevoli siano quelli slice of life: ci sono scene davvero magnifiche, in cui vengono combinati benissimi paesaggi affascinanti e canzoni al dir poco stupende, paesaggi che non mi stancherei mai di guardare e canzoni che non mi stancherei mai di ascoltare. Una gita in montagna, una festa in paese, un qualsiasi piccolo o grande evento: tutto in Sora no Woto sembra diventare più dolce e più… magico.
Naturalmente l’impatto che una serie ha sulle persone è qualcosa di estremamente soggettivo, potreste non vedere tutto così emozionante e commovente così come l’ho visto io, ma auguro sinceramente a tutti che Sora no Woto possa lasciarvi anche solo la metà delle sensazioni che ha lasciato a me.
NicchiaGMW di Meepo Septentrional.
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